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Treia – Ambiente e natura

Treia è sempre stata letteralmente immersa nel verde. La sua Roverella di Passo di Treia, che ha circa 400 anni, ha forzatamente prestato la sua chioma secolare alle truppe tedesche in ritirata che, durante la seconda guerra mondiale, l’hanno utilizzata per mimetizzare gli automezzi. Le morbide colline su cui sorge e quelle che la circondano sono ricche di vere e proprie oasi con rivi e sorgenti presso cui sono in uso le antiche fonti. Campi rigogliosi, macchia mediterranea sulle pendici dei monti, percorsi tematici, sentiero francescano e, appena lo sguardo si spinge poco oltre, il mare. Nei numerosi agriturismi si rinnovano le tradizioni enogastronomiche. 

Sono stati recuperati sentieri, viottoli, pendii da percorrere a piedi, a cavallo, in mountain bike per raggiungere una villa, un eremo, una rocca e le case di terra, edifici i cui muri sono costruiti in terra cruda, usata da sola o frammista alla paglia secondo una tecnica tra le più antiche conosciute dall’uomo.

 

Nella zona di San Lorenzo, il cui punto più alto è La Roccaccia (824 metri s.l.m), piazzole per la sosta di camper e roulotte sono attrezzate anche con panchine, bracieri, acqua, campo scout e due percorsi verdi: ecologico didattico (con attrezzature per la pratica sportiva, giochi, panchine e tavoli per i picnic) e orienteering, vera e propria disciplina sportiva in cui, all’interno di una zona boscata, usando una carta ed una bussola, si deve completare un percorso determinato da alcuni punti.

Da vedere anche la zona archeologica di Pitino e le Grotte di Santa Sperandia.

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