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Le Grotte del Beato Bernardo Quintavalle da Assisi

GROTTE ED EREMI
Coord. WGS84 N 43° 08′ 02,40″ E 12° 56′ 21,79″
Quota: 693 mt

Le Grotte del Beato Bernardo Quintavalle da Assisi
Altri resti legati alla vita di un frate francescano, il Beato Bernardo Quintavalle, si possono ancora rintracciare all’interno delle grotte situate nei pressi del monte Crestaio. Le prime notizie su questi luoghi risalgono tuttavia solo al XIII sec, tra gli anni 1237-1239, quando il frate Beato Bernardo Quintavalle da Assisi, fedele seguace di San Francesco, si rifugiò nelle grotte del monte Crestaio presso Sefro. Il francescano, fedele osservatore della regola degli Spirituali, dopo la morte di San Francesco, fu costretto a fuggire da Assisi per scampare alle persecuzioni dei francescani Conventuali, che volevano osservare la Regola di San Francesco in maniera meno rigida. Il frate visse in questi luoghi per oltre due anni utilizzando una grotta per rifugio e probabilmente un’altra come chiesa.

Infatti, all’interno di quest’ultima è collocata una pietra orizzontale che sembra richiamare la mensa di un altare. Uno storico, tra i più vicini di quel periodo, frate Angelo Careno, scrive: «viveva solitario ai lati del monte di Sefro, tutto dedito alla contemplazione. Lo scoprì un legnaiolo che andava a far legna e gli chiese chi fosse e come mai vivesse in un luogo così aspro e solitario. Spiegatone il motivo, Bernardo si offrì di lavorare per lui, in incognito e il legnaiuolo gli veniva procurando il vitto e altre cose di prima necessità». (U. Picciafuoco, 1998). La popolazione di Sefro conosce queste grotte fin da tempi remoti e le indicava come «grotte dei frati» o anche «le Carceri», poiché lungo i secoli furono utilizzate dai vari eremiti che vivevano prigionieri di se stessi.

Scarica – Tratto Dal Libro del Comprensorio Grotta Beato Bernardo (italiano e inglese)

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