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La Grotta piccola di Caprelle

Coord: WGS84 N 43° 08′ 02,55″ E 12° 58′ 27,71″
Quota: 817 mt

Questa grotta si apre a 800 m di altitudine all’interno di un profondo solco vallivo che incide profondamente il versante settentrionale del Piano di Monte Lago. La grotta si apre nel tratto più stretto della valle, sotto pareti strapiombanti entro la Scaglia bianca, calcare cretacico fittamente stratificato. In tutta l’area è possibile il distacco di detriti dalle pareti. La grotta ha un andamento planimetrico molto lineare ed è costituita da un’unica galleria con sezione di ~ 2 m ed altezza di 1-2 m. Si estende verso sud per circa 100 m, mantenendo un andamento sub-orizzontale, con tratti in leggera discesa e tratti in salita, per un dislivello totale di + 10 m. La parte terminale viene a trovarsi vicina al fondo della Grotta di Caprelle e le due grotte dal punto di vista geologico possono essere considerate parti, non intercomunicanti, di uno stesso sistema carsico. Lo sviluppo della grotta è stato fortemente condizionato dalla disposizione degli strati rocciosi, che nella zona formano una piccola piega di tipo anticlinale (con gli strati a “U” rovesciata). La galleria segue l’asse di questa piega lungo tutto il suo sviluppo. La disposizione al nucleo di una piccola anticlinale in un calcare fittamente stratificato e fratturato favorisce il distacco di blocchi e frammenti dalle volte e nella grotta il pavimento è ingombro di detriti, mentre larga parte delle volte sono instabili, con frammenti di roccia parzialmente staccati.

grotta piccola di caprelle01

La grotta si apre ~ 10 m sopra una piccola sorgente nel fondovalle ed al suo interno in alcuni tratti è visibile il rivolo d’acqua che alimenta la sorgente. È proprio il flusso di acque tra gli strati calcarei ad aver originato la grotta, anche se oggi larga parte del percorso delle acque avviene più in basso tra i detriti, o attraverso altre vie, e la grotta è quasi totalmente asciutta. Le morfologie di dettaglio evidenziano una storia abbastanza complessa. Il distacco di piccoli frammenti ed i crolli dalle volte sono sicuramente i fenomeni prevalenti, ma a tratti sono visibili vecchi depositi di calcite, lasciati dalle acque percolanti dalle volte. Depositi di ghiaie miste a fango sulle pareti testimoniano il passato riempimento della grotta da parte di detriti lasciati dal ruscello, in alcuni tratti fin quasi alla volta. Successivamente questi detriti sono stati erosi e rimossi, lasciando la sezione attuale della grotta.

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