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Fonte ed Eremo del SS. Sepolcro

GROTTE ED EREMI
Coord. WGS84 N 43° 08′ 33,90″ E 12° 55′ 41,60″
Quota: 950 mt

Fonte ed Eremo del SS. Sepolcro
Alle falde del monte Pennino, a circa 1000 metri di altezza, si incontra un’altra valle che prosegue fino al valico denominato Bocchetta della Scurosa. In questo luogo sgorga l’abbondante acqua della fonte del Sepolcro e qui si ergeva, nel XIII secolo, una chiesa con annesso romitorio, denominata SS. Sepolcro, che serviva da ristoro a tutti coloro che attraversavano il confine tra le Marche e l’Umbria. Una leggenda popolare parla di una cruenta battaglia tra Spoletani e Camerinesi, che sarebbe avvenuta in questi luoghi negli anni passati, dalla quale la Fonte del Sepolcro deriverebbe il suo nome…”lo scontro tra le due fazioni fu talmente violento da arrossire il torrente per più giorni.

Certamente in questo luogo è stata ritrovata una piccola lapide triangolare di pietra calcarea bianca, attualmente murata all’interno di un’abitazione privata a Laverino, di proprietà degli eredi di Olivieri Mariano, nella quale risulta incisa la seguente iscrizione: “IN DEI NOMINE AMEN/MENTEM SANCTAM/ SPONTANEAM HONOREM/ DEI PATRI ET LIBERA/TIONEM/ AMEN// AI// DICTA MCCXL//XI//” (C. Mazzalupi, 1997). Verosimilmente l’iscrizione si riferisce alla riconquista, da parte dell’antico Comune di Camerino, dei territori Umbri al confine con esso, nel 1240, in seguito al Diploma del Cardinale Sinibaldo Fieschi del 27 gennaio di quell’anno. Probabilmente la lapide fu murata su una parete dell’edificio sacro del quale oggi è solo possibile scorgere dei resti. Le prime notizie che riguardano l’Eremo sono riferibili al 1333 in occasione della raccolta delle decime. Successivamente, nel XV secolo, l’Eremo del Santo Sepolcro della Scurosa è compreso nell’elenco delle chiese della Diocesi di Nocera Umbra e in vari atti notarili dello stesso periodo. (C. Mazzalupi, 1997).

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