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Chiesa di San Filippo (primo impianto XIII sec.)

Notizie storiche

La chiesa è ubicata nel centro storico lungo via Massarelli ove si apre lo slargo del sagrato. Sull’antica chiesa di San Benedetto, risalente al XIII sec., i Padri Filippini, provenienti dal Santuario della Madonna dei Lumi, fondarono il nuovo complesso nel 1620 e successivamente nel 1666 lo dotarono di un Oratorio a pianta ottagonale, direttamente collegato all’edificio chiesastico tramite una sacrestia ed alcuni ambienti di servizio. Il preesistente presbiterio fu adattato alle rinnovate esigenze di culto negli ultimi decenni del XVII secolo. Al 1820 ca. risale la costruzione dell’Oratorio su disegno di Venanzio Bigioli. Il Convento venne colpito dai provvedimenti di soppressione napoleonici e successivamente dallo Stato Unitario nel 1862, che lo affidò al Comune.

Descrizione architettonica

L’interno dispone di un’unica navata, che gli deriva dal primo impianto medievale dell’edificio, cui fu addizionato l’ingresso laterale munito di vestibolo semiottagonale. La stretta spazialità della navata originaria è articolata lateralmente dalle cappelle e dalla partizione architettonica delle paraste scanalate corinzie cui si appoggia la trabeazione d’imposta dell’intero sistema voltato di copertura, con alternanza di volte a crociera e a botte lunettate con finestroni, mentre il presbiterio è contiguo ad un coro poligonale. L’Oratorio a pianta quadrata è perimetrato internamente da quattro arcate congiunte fra loro da brevi pareti, in modo tale da formare un ottagono irregolare, ma di poco effetto.

Opere

Iniziando dal fondo sul primo altare a destra è posizionata l’Immacolata Concezione tra i Santi Gaetano di Thiene e Tecla, eseguita dal romano Biagio Puccini nel 1714; su quello di sinistra è posto il S. Carlo Borromeo e santi, del romano Girolamo Pesci (1679-1759), sul secondo altare di sinistra vi è il San Francesco Saverio morente opera del sanseverinate Paolo Borsetti, prima dell’altare maggiore è collocata la lapide che sorregge il Ritratto di Giovanni Severano. Il fronte dell’altare Maggiore è opera del sanseverinate Venanzio Bigioli, la tela raffigura S.Filippo, dietro di essa, si ammira sollevandola il Crocifisso ligneo, opera del XIII sec. Mentre le volte del presbiterio sono ornate con decorazioni vegetali e scene bibliche dal pittore camerte Paolo Marini, le pareti e le volte della navata sono ornate in finto marmo con le storie della vita di San Filippo, ricostituite durante i restauri del 1922 e 1923 ad opera di Mario Adami e Nicola Angelelli. Nell’altare dell’Oratorio è esposto il gruppo ligneo con le statue della Madonna desolata, dell’apostolo Giovanni e del bellissimo Crocifisso agonizzante, del sanseverinate Venanzio Bigioli, commissionato nel 1795. Lateralmente all’altare si trova il quadro della Madonna Assunta, opera di Paolo Marini. Al suo interno è conservato il quadro rappresentante S.Nicola di Tolentino, prima esposto nella cappella mortuaria in S.Agostino.

arch. Debora Bravi

Bibliografia

MARIANO F., Le chiese filippine nelle Marche. Arte e architettura, Firenze, 1996. La Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri nelle Marche del ‘600, in Atti del Convegno, Fano 15 ottobre 1994, Firenze 1996.

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