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Cattedrale Santa Maria

DATI ANALITICI

Descrizione Facciata in mattoni; la struttura più antica, il campanile, a base quadrata con due ordini di bifore sui quattro lati, è incastrato tra due basse ali terrazzate che ripetono nelle bifore il motivo della torre. Nella parte centrale della facciata si aprono due monofore; due ingressi con portali a tutto sesto, introducono all’interno. Al centro della facciata si trovano stemmi cardinalizi. L’interno, rifatto sull’esempio di una tipologia brunelleschiana, presenta tre navate e un corto transetto sul cui incrocio si innesta la cupola formata da un tamburo ottagonale, coperto da un tetto spiovente “a spicchi”. L’interno è unificato da un aggettante marcapiano orizzontale che si snoda sopra le verticali dei pilastri, sottolineate da paraste scanalate. Ai lati del presbiterio ci sono due cappelline a pianta rettangolare con volta a botte, non interessate dal restauro novecentesco. La cappella di sinistra, dedicata alla Madonna di Loreto, risale al 1663 (arch. Carlo Cambi 1663-1674). La cappella di S. Biagio a destra dell’altare, risale al XVII secolo. In posizione autonoma rispetto al resto della chiesa, si pone la cappella del SS. Sacramento, che consta di un ingresso autonomo in Via S. Maria. La sua presenza dovrebbe essere contemporanea alla fase seicentesca della chiesa; notizie di un restauro risalgono al 1735, nelle sue forme attuali risale al 1898.

Tecnica costruttiva opera laterizia

Rivestimenti intonaci, stucchi

Iscrizioni iscrizione sul campanile in cui si menziona l’abate Bartolomeo Colonna da Chio e la data di erezione, 1475: vd. in 2) p.9
Stemmi stemmi cardinalizi sulla facciata

DEFINIZIONE CULTURALE

Autore/Progettista Giovanbattista da Lugano

Ambito culturale periodo rinascimentale

Committenza Abate di Roti Bartolomeo Colonna da Chio
Uso storico chiesa

CRONOLOGIA

Cronologia generica secoli XV-XX

Cronologia specifica 1475; 1866; 1927

Motivazione cronologia documenti di archivio, analisi stilistica

Preesistenze resti murari in conci di pietra relativi ad un edificio preesistente

INTERVENTI SUCCESSIVI

Tipo di intervento 1) spostamento della chiesa 2)cappella del SS. Sacramento 3) pavimenti 4) facciata 5) interno chiesa 6) interventi sul campanile. Data intervento 1) 1515 2)1735 3) 1784 4)1866 5)1925 6) 1926

DATI TECNICI

Misure. Orientamento est (facciata)

Stato di conservazione buono

Restauri restauro della cappella del SS. Sacramento nel 1735

CONDIZIONE GIURIDICA

Indicazione generica Ente ecclesiastico

Indicazione specifica Capitolo e Parrocchia della Cattedrale di S. Maria Assunta

Provvedimenti di tutela SBAP Marche

Strumenti urbanistici PPCS

Uso storico chiesa

Uso attuale chiesa

FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

Documentazione fotografica 54a, 54b

Documenti di archivio

Bibliografia 7) pp. 75-79

OSSERVAZIONI

Quando nel 1530 Ascanio Ottoni riuscì a demolire l’antica pieve dedicata ai SS: Adriano e Bartolomeo situata al centro della piazza, i diritti di cattedrale passano alla vicina chiesa di S. Maria. La sua posizione originaria non coincide con l’attuale. La chiesa era stata ricostruita, probabilmente intorno al 1515, dietro il campanile per consentire la rettifica della strada che le correva davanti. Abbattendo la chiesa non è stato demolito anche il campanile edificato nel 1475. La posizione attuale della facciata, col campanile al centro, si fa risalire al 1515, quando la chiesa fu ricostruita invertendo l’orientamento originario: la costruzione viene spostata indietro, a partire dal campanile, creando un vuoto intorno, trasformato col tempo in una piazza. La chiesa è stata completamente ricostruita nel 1925.

COMPILAZIONE

Data compilazione 2013

Compilatore Biocco E.

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