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Castello di Serralta

Civitella (X-XI sec.)

Per risalire alle origini del castello di Serralta occorre approfondire la storia del preesistente castello di Civitella, antichissima rocca che sorse probabilmente sulle preesistenze di un villaggio piceno, fondato a sua volta su un insediamento di età neolitica. Il protettore della rocca S.Apollinare e la sua intitolazione ad un piccolo edificio di culto ad unica navata a capanna e abside semicircolare, ubicato lungo la strada che conduce ai ruderi della fortificazione, fa supporre agli storici che l’area fosse abitata già in un periodo anteriore al X sec. La continuità e la permanenza degli insediamenti dall’epoca preistorica a quella medievale rappresenta nel territorio sanseverinate un fenomeno frequente, da mettere in rapporto alla prossimità ad un corso d’acqua e a zone particolarmente soleggiate o di facile difesa.

Serralta (XIII sec.)

Il castello di Serralta si collega a Civitella in quanto venne edificato con i materiali di recupero provenienti dalle macerie della vicina rocca, distrutta dai Sanseverinati nel XIII sec., che la volevano occupare. Serralta venne edificata per volontà del comune di Sanseverino, in sostituzione di Civitella, con lo scopo di spostare la popolazione in una posizione più vicina e quindi di più facile controllo. Degli elementi di fortificazione che cingevano il piccolo borgo castellato di Serralta oggi rimane poco o nulla mentre si conserva l’impianto planimetrico, fondato su di un poggio e caratterizzato da una serrata cinta di volumetrie residenziali disposte a perimetrare lo spazio centrale della piazza. Delimitano la piazza gli edifici della chiesa e della parrocchia. Dall’antica porta ad arco a tutto sesto posizionata a settentrione, a lato della seicentesca chiesa parrocchiale, si accede direttamente alla piccola corte urbana, oltre la quale si scorge in asse al capo opposto l’uscita dal borgo. Resta del medievale castello il torrione quadrato di nord ovest, attrezzato per la difesa attiva con armi da fuoco, scarpato alla base con tracce di bombardiere tamponate alle estremità superiori. Il campanile della chiesa si erge su di una torre rompitratta dell’originaria cinta muraria.

La chiesa

La chiesa, intitolata a Sant’Apollinare, costruita nel 1379 è stata riedificata nel 1684 e di nuovo ricostruita nel 1790. L’attuale chiesa ha pianta ottagonale coperta da una volta decorata nel XX sec. da Clivio Lucchetti. Sopra l’altare maggiore si conserva la pala raffigurante S.Apollinare e S.Sperandia, opera di Filippo Bigioli.

arch. Debora Bravi

Bibliografia

MAURO M., Castelli, rocche, torri, cinte fortificate delle Marche, voll. III, tomo I, Ancona 1996, pp.62-63.

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