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Casa di Bartolomeo Eustachio (XVI sec.)

Lungo la breve strada di via Eustachio, già del Mercato, nel tratto che dalla trecentesca e preesistente porta del Mercato (demolita nel 1853 ed ubicata in corrispondenza dell’imbocco di via delle Mura Orientali) giunge alla piazza, sono ubicate le residenze di due illustri personaggi sanseverinati, il medico Bartolomeo Eustachio vissuto nel ‘500 e lo scultore di metà ‘800 Venanzio Bigioli. Se ne leggono le rispettive memorie nelle lapidi infisse sui fronti delle loro case. La lapide a Bartolomeo Eustachio venne fatta realizzare dal conte Severino Servanzi Collio come lasciò scritto oltre che nella stessa epigrafe anche in un suo breve saggio dedicato alla sua casa paterna, palazzo Servanzi: “… si vede la casa ove nacque il rinomatissimo medico Bartolomeo Eustacchi di San Severino, che fiorì nel sec. XVI inventore delle tavole anatomiche, appellate poi eustachiane, la quale io volli, che fosse conosciuta dal forastiere con una memoria incisa in pietra, ed infissa nel prospetto, correndo l’anno 1857”. L’iscrizione è questa: Qui nacque / Bartolomeo Eustachio / Medico celebratissimo / principe dell’anatomia / che fiorì / nel sec. XVI / Il commendatore / Severino Servanzi Collio/ con q. lapide / ne lasciava ai posteri / ricordanza.

arch. Debora Bravi

 

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