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Anello di Monte Linguaro – Fonte del Sepolcro – Valle Scurosa

Sentiero ad anello

Distanza totale: 15 km
Dislivello compressivo: 983 mt
Quota partenza: 500 m.s.l.m.
Coordinate: N 43.14633, E 12.94897
Tempi di percorrenza: 6 ore
Difficoltà: (E)
Interesse prevalente: ambientale/paesaggistico
Partenza/Arrivo: Sefro
Accesso: Dal centro abitato di Sefro, Piazza Bellanti, si oltrepassa il ponte sul fiume Scarzito verso monte, fino ad incontrare, subito sulla sx, il primo sentiero (n.254).

Un itinerario che conduce in quota, su balcone dove lo sguardo si perde su un vastissimo panorama. Si vedono i Sibillini, chiamati dai montanari di Sefro «Montagne ninguinare», cioè «nevose». Procedendo da Est verso Ovest si scorgono, il Monte San Vicino, Monte Gemmo e Monte Castel Santa Maria, Monte Primo, Monte Igno, Monte Camorlo e Monte Pennino. È un vero e proprio belvedere dal quale ammirare la conca di Sorti, il Piano di Sardigliano, il Monte Stinco e il solco vallivo della Scurosa. Scoprire questa valle apre gli orizzonti alla mente e fa viaggiare nel tempo. Fa pensare a questo luogo come un punto strategico per i suoi antichi abitanti; fa immaginare i segnali dei fuochi accesi, che partivano dal lontano Monte Conero e venivano avvistati dalla collina di Pitino, e subito dopo sul Monte Primo per arrivare fin qui, e seguire verso Monte Pennino ed infine sull’Amiata. In questo modo si metteva in comunicazione la costa Adriatica con quella Tirrenica. E senza bisogno di internet! Prendere la strada indicata come sentiero n.254, che procede in direzione sud-ovest con pendenza moderata e qualche breve impennata. Dopo circa 400 mt, al primo bivio, voltare a dx per il sentiero n.255. Il percorso sale inizialmente con forti pendenze per rampe e tornanti, su un fondo a tratti roccioso e ricoperto da fogliame. Lungo il percorso si superano numerosi bivi di stradine forestali utilizzate per il recupero del legname. Dopo il primo tratto nel bosco si sbuca improvvisamente sullo sperone nord del Monte Piannalia. Lo sperone è caratterizzato da una vegetazione più rada rispetto agli altri versanti che, invece, sono fittamente ricoperti di boschi. Si segue il sentiero in direzione sud sulla cresta, fino a quando si svolta decisamente ad est, si aggira lo sperone nord e ci si porta sul versante ovest del Piannalia. In breve si raggiunge la cresta piatta e prativa che porta alla cima. Si prosegue in direzione sud, si oltrepassa la «Fonte Forca» e si incrocia, in breve, la carrareccia della Valle dell’Eremita che sale da Sefro, mentre un sentiero a sx scende verso la Valle Scurosa. Per il nostro cammino si continua dritti per il sentiero n.255 in direzione ovest, per tutto il boscoso versante Nord del Monte Linguaro. Si continua a salire e la vista incomincia a spaziare sulle cime circostanti, e davanti a noi lo sguardo si apre sulla Valle Scurosa. Al di sopra incombe la vetta del Linguaro. Guardandolo si nota lo spigolo che separa la faccia Nord dalla faccia Est. Lo spigolo rappresenta un chiaro confine botanico: verso Nord ci sono i faggi delle cosiddette «Valli del Linguaro», verso Est, il pendio è totalmente glabro. Si segue la successiva rampa, ora il sentiero si snoda lungo alcune ripide stradine forestali su terreno aperto e privo di vegetazione fino a riportarsi nel bosco, e in breve si raggiungono i prati che conducono alla vetta del Monte Linguaro. Da qui senza traccia, e su terreno prativo, si scende in direzione est verso i prati sottostanti per prendere il sentiero n.202. Si cammina in piano su una larga cresta, verso Monte Rangora (quota: 1202 m.s.l.m.) in un tratto libero da vegetazione. Prima di arrivare alla Forca di Bara, ai piedi di Monte Pennino, si devia sulla sx e si segue il sentiero n.201a (quota: 1163 m.s.l.m.) e, passando una conca ricca di rivoli d’acqua e con rocce affioranti, si scende fino ad arrivare alla Fonte del Sepolcro. Si rientra in discesa, seguendo tutta la meravigliosa Valle della Scurosa (sentiero n. 201), nel bosco fitto per circa 6 km, lungo un percorso mai difficile, con curiosi passaggi sul letto dello Scarzito. La splendida faggeta della Scurosa è un luogo da visitare in tutti i periodi dell’anno, per la magia di colori che sa offrire. Si continua fino a raggiungere il fondo valle. Passato il Rifugio di Valle Scurosa sulla dx, si prosegue sulla carrareccia in direzione della S.P.70. Prima di arrivare alla strada si volta a sx, su un tracciato che attraversa lo Scarzito (sentiero n.264). Si nota una traccia che sale verso monte prima in forte pendenza e poi in piano. E’ il bel sentiero delle “Vigne” che conduce direttamente a Sefro, dopo aver nuovamente incrociato, nel tratto finale, il sentiero n.254.

Scarica la tabella del percorso (tasto destro per salvare)

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