Abito da sposa
Soggetto
Abito femminile da cerimonia
Descrizione
L’abito riprende nella foggia le linee dell’andrienne, detto anche robe à la française, secondo quei dettami imposti dalla moda francese che trovarono diffusione in Italia dagli anni Venti del Settecento: trattasi di un tipo di abito sontuoso, realizzato anche in sete preziose, con taglio attillato nel busto e dallo scollo profondo o quadrato, maniche al gomito e gonna ampia con strutture sottostanti e, dettaglio che lo caratterizza, lo strascico a pieghe sciolte a partire dalle spalle. L’abito matelicese è composto da una sopravveste con un breve strascico collocato all’altezza delle spalle e da una sottogonna, con le morbide ampiezze della parte inferiore contrapposte allo stretto corpetto. Dal punto vita partono le increspature che si infittiscono in corrispondenza dei fianchi, funzionali all’ingombrante struttura sottostante, il panier, che conferisce voluminosità alla gonna. Le maniche sono strette fino al gomito e ornate alle estremità da merletto e tulle; gli stessi materiali sono utilizzati anche per lo scialle, posto a coprire in modo raffinato e vaporoso la scollatura, e per ornare i bordi di gonna e sottogonna.
La seta, nei colori rosa pallido e crema, è elegantemente ricamata sul davanti con sottili arabeschi in filo d’argento, paillettes e piccoli fiori, a cui si aggiungono mazzetti di fiori, ventagli in tulle e foglie ricamate. La particolare sontuosità dell’abito, sia per la ricchezza della stoffa e del ricamo sia per l’abbondanza delle guarnizioni, lo qualificano come abito da cerimonia o indossato per un evento speciale: secondo la tradizione, infatti, fu il vestito da sposa voluto da Faustina Piersanti per il suo matrimonio con il conte Bellini di Osimo
CRONOLOGIA
Cronologia generica sec. XVIII
Cronologia specifica seconda del XVIII secolo
Motivazione cronologia analisi stilistica, bibliografia
DEFINIZIONE CULTURALE
Autore
Dati anagrafici
Ambito culturale Manifattura italiana
DATI TECNICI
Materia e tecnica taffetas di seta; decorazioni in pizzo, tulle, garza, paillettes
Misure cm 145 x 180
Stato di conservazione e specifiche buono (restauri: 1990)
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione generica ente ecclesiastico
Indicazione specifica Capitolo e Parrocchia della Cattedrale di S. Maria Assunta
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Documenti d’archivio
Mostre Il Settecento a Roma, Roma 2005
Bibliografia
S. Bigiaretti, Catalogo generale del Museo Piersanti, edizione a cura di A. Antonelli, Matelica 1997, pp. 85-86; M. Cegna – M. Rotili, Guida al Museo Piersanti, Ancona 1998, p. 36; P. Spataro, in Il Settecento a Roma, catalogo della mostra a cura di A. Lo Bianco e A. Negro, Milano 2005, p. 313
OSSERVAZIONI
COMPILAZIONE
Data compilazione 2013
Compilatore Biocco E.